Decreto Legislativo n. 231 del 21 novembre 2007, in materia di antiriciclaggio.
E' uscito, in materia di antiriciclaggio , il Decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 . Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2007 ed in vigore dal 29 dicembre u.s., ha dato attuazione alle Direttive 2005/60 e 2005/70 della Comunità Europea in materia di prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.
Le previsioni principali contenute sono:
- la soppressione dell'Ufficio Italiano Cambi e l'istituzione dell' Unità di Informazione Finanziaria (UIF) presso la Banca d'Italia.
- L'abrogazione della precedente normativa, con mantenimento in vigore, fin all'emanazione dei decreti attuativi delle disposizioni precedenti non incompatibili e quindi anche quelle contenute nel decreto 143/06.
- La soglia per gli obblighi di identificazione e registrazione è stato elevato da € 12.500,00 ad € 15.000,00.
- Viene meno la distinzione formale tra identificazione diretta, indiretta ed a distanza, in quanto sostituita dalle misure previste nel decreto, peraltro non diverse in concreto.
- Una più stringente ed adeguata verifica della clientela e degli effettivi titolari delle operazioni, consistente in un controllo "di qualità" a seconda del "rischio di riciclaggio".
- Dal 30/04/08 la soglia di utilizzo del denaro contante ed assegni al portatore scenderà ad € 5.000,00= e le Banche e le Poste rilasceranno ai clienti carnet di assegni con la clausola "non trasferibile".
- Maggiore attenzione alle c.d. "operazioni frazionate" con fissazione del termine di sette giorni per qualificare l'operazione come frazionata.
Con la raccomandazione di porre la massima attenzione agli obblighi di precisa registrazione nel Registro antiriciclaggio (considerate le sanzioni anche penali previste in caso di violazione delle norme).