In arrivo dal 2012 la direttiva sulla certificazione acustica per le case, snobbata in 9 cantieri su 10.
Il prossimo anno entrerà in vigore la direttiva dell`Unione Europea che prevede la classificazione dell`isolamento acustico secondo il numero di decibel che ogni locale è in grado di assorbire; eppure l`Italia è ancora molto indietro nella messa a norma degli immobili.
Secondo un`analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it attraverso i dati raccolti dal suo sito NuoveCostruzioni.it, solo il 10% dei cantieri in Lombardia viene realizzato con criteri che permetterebbero una collocazione in classe B o superiore; in Emilia Romagna il 9% rispetta gli stessi criteri. Queste sono le regioni italiane meno in ritardo nel recepire la norma, di contro in Calabria solo il 2% dei cantieri sembra essere pronto a costruire nel rispetto delle nuove regole.
Il clacson delle auto imbottigliate nel traffico che ti sveglia all`improvviso, i tacchi della vicina del piano di sopra che non ti permettono di addormentarti, il corso di violino del figlio dei dirimpettai che disturba il sonno; spiacevoli esperienze che chi abita in città e in un condomino ha vissuto. Chiunque abbia condiviso queste esperienze è cosciente della brutta sensazione, del profondo fastidio che ne derivi, di come ci si senta quasi aggrediti nella propria casa, con conseguente perdita della tranquillità soprattutto quando certi episodi sono frequenti e ripetuti.
Carlo Giordano, a.d. del gruppo Immobiliare.it, afferma: «Questi problemi rientrano nella sfera del cosiddetto comfort abitativo, che riguarda quasi tutte le case costruite in Italia prima del 1995, anno in cui venne promulgata la legge quadro sull`inquinamento acustico, con cui, per la prima volta, venivano fissati i principi dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti per realizzare abitazioni più vivibili e confortevoli».
Ma quanto costa la realizzazione di un appartamento che garantisca un buon isolamento acustico? In fase di costruzione i prezzi sono abbastanza contenuti. Secondo gli studi effettuati da NuoveCostruzioni.it, per un bilocale di 60mq in un condominio il costo si aggira sui mille euro, mentre per un trilocale di 90mq la cifra è di circa 1.200 euro, Ovviamente questi costi sono indicativi e possono variare fortemente in funzione del numero di finestre, delle prese d`aria, della presenza o meno di fonti di rumore (come ad es. impianti di condizionamento, deumidificazione, caldaie, ascensori, ecc).
Sensibilmente più elevati sono i costi di interventi su una casa già esistente, senza considerare i grossi disagi che lavori di questo tipo comportano, anche solo per sostituire i serramenti - e in questo caso i costi lievitano fortemente - e le prese d`aria il costo si aggira sui mille a infisso.
Nonostante i costi per isolare acusticamente gli immobili nuovi siano tutt`altro che esorbitanti, l`Italia è ancora molto indietro nel processo di messa a norma e in Lombardia, come detto regione in testa alla classifica delle nuove costruzioni `silenziose`, solo il 6% dei costruttori si dichiarano pronti e già attrezzati per soddisfare appieno i criteri per realizzare immobili che possano ottenere la classe A. Con queste premesse è piuttosto facile capire il motivo per cui l`implementazione della norma, varata dalla Ue nel 2008 con un limite massimo di due anni per la ratifica da parte dei singoli Paesi membri, sia stata posticipata sia nel 2010 che nel 2011. E se tanto ci dà tanto, anche nel 2012 dovremmo continuare a sopportare gli zoccoli del vicino.
Fonte: Il Sole 24Ore
Secondo un`analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it attraverso i dati raccolti dal suo sito NuoveCostruzioni.it, solo il 10% dei cantieri in Lombardia viene realizzato con criteri che permetterebbero una collocazione in classe B o superiore; in Emilia Romagna il 9% rispetta gli stessi criteri. Queste sono le regioni italiane meno in ritardo nel recepire la norma, di contro in Calabria solo il 2% dei cantieri sembra essere pronto a costruire nel rispetto delle nuove regole.
Il clacson delle auto imbottigliate nel traffico che ti sveglia all`improvviso, i tacchi della vicina del piano di sopra che non ti permettono di addormentarti, il corso di violino del figlio dei dirimpettai che disturba il sonno; spiacevoli esperienze che chi abita in città e in un condomino ha vissuto. Chiunque abbia condiviso queste esperienze è cosciente della brutta sensazione, del profondo fastidio che ne derivi, di come ci si senta quasi aggrediti nella propria casa, con conseguente perdita della tranquillità soprattutto quando certi episodi sono frequenti e ripetuti.
Carlo Giordano, a.d. del gruppo Immobiliare.it, afferma: «Questi problemi rientrano nella sfera del cosiddetto comfort abitativo, che riguarda quasi tutte le case costruite in Italia prima del 1995, anno in cui venne promulgata la legge quadro sull`inquinamento acustico, con cui, per la prima volta, venivano fissati i principi dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti per realizzare abitazioni più vivibili e confortevoli».
Ma quanto costa la realizzazione di un appartamento che garantisca un buon isolamento acustico? In fase di costruzione i prezzi sono abbastanza contenuti. Secondo gli studi effettuati da NuoveCostruzioni.it, per un bilocale di 60mq in un condominio il costo si aggira sui mille euro, mentre per un trilocale di 90mq la cifra è di circa 1.200 euro, Ovviamente questi costi sono indicativi e possono variare fortemente in funzione del numero di finestre, delle prese d`aria, della presenza o meno di fonti di rumore (come ad es. impianti di condizionamento, deumidificazione, caldaie, ascensori, ecc).
Sensibilmente più elevati sono i costi di interventi su una casa già esistente, senza considerare i grossi disagi che lavori di questo tipo comportano, anche solo per sostituire i serramenti - e in questo caso i costi lievitano fortemente - e le prese d`aria il costo si aggira sui mille a infisso.
Nonostante i costi per isolare acusticamente gli immobili nuovi siano tutt`altro che esorbitanti, l`Italia è ancora molto indietro nel processo di messa a norma e in Lombardia, come detto regione in testa alla classifica delle nuove costruzioni `silenziose`, solo il 6% dei costruttori si dichiarano pronti e già attrezzati per soddisfare appieno i criteri per realizzare immobili che possano ottenere la classe A. Con queste premesse è piuttosto facile capire il motivo per cui l`implementazione della norma, varata dalla Ue nel 2008 con un limite massimo di due anni per la ratifica da parte dei singoli Paesi membri, sia stata posticipata sia nel 2010 che nel 2011. E se tanto ci dà tanto, anche nel 2012 dovremmo continuare a sopportare gli zoccoli del vicino.
Fonte: Il Sole 24Ore